Sull’Incontro – Egle Scroppo/Enzo Bersezio

Astrazione e matematica!

E’ un bel confronto, questo, tra le opere dell’artista Egle Scroppo  e quelle di Enzo Bersezio.

La prima, Egle Scroppo, propone la propria più recente ricerca legata al mondo dell’astrazione:

Nelle opere di Egle Scroppo è evidente un fluente turbine di figure, linee e colori intersecantisi.

Prendendo le mosse dall’astrazione,  i suoi personaggi, i suoi stilizzati animali, i suoi oggetti resi quasi irriconoscibili, corrono incessantemente sulla superficie della tela dipinta con una stesura uniforme del colore che lega linee tortuose o rettilinee, figure ed oggetti in un’unica fantasmagorica rincorsa, quasi ad assomigliare al turbine della gran parata finale di uno spettacolo circense. Un’esplosione di colori, suoni e movimenti.

Clown, acrobati, giocolieri e animali esotici si muovono in sincronia lungo la pista, creando un’atmosfera magica e coinvolgente. I costumi sfarzosi e le decorazioni sgargianti aggiungono un tocco di festa e allegria all’evento. La musica trascinante accompagna la parata, mentre il pubblico applaude e si emoziona di fronte allo spettacolo straordinario.

È un momento di pura meraviglia e divertimento, che lascia un’impronta indelebile nei cuori e nella memoria di chi ha avuto la fortuna di assistervi.

Queste sono le opere di Egle Scroppo.

Insomma direi una pittura giocosa, la sua, che riesce sinteticamente a raccontarci, per immagini, la parte “leggera” della nostra umanità.

Enzo Bersezio  nelle sue opere, presenta la sua indagine sui numeri primi:

La relazione tra l’arte astratta, la matematica in generale e i numeri primi in particolare, è un argomento che ha suscitato da sempre l’interesse di matematici, artisti e studiosi.

I numeri primi sono numeri interi che sono divisibili solo per 1 e per se stessi, come ad esempio 2, 3, 5, 7, 11 e così via ed hanno delle proprietà particolari e sono oggetto di studio in matematica da secoli.

Vasilij Kandinskij, ad esempio, considerato uno dei precursori dell’astrattismo, era affascinato dalla geometria e dai numeri e credeva che ci fosse una connessione profonda tra l’arte e la matematica.

Egli sosteneva che i numeri primi avessero un significato estetico e che potessero essere rappresentati attraverso forme e colori.

Alcuni studiosi hanno anche cercato di individuare pattern matematici e strutture geometriche all’interno delle opere astratte, suggerendo che gli artisti astratti potessero essere stati influenzati inconsapevolmente dai principi matematici nella creazione delle loro opere.

A volte alcuni artisti hanno utilizzato la teoria dei numeri primi come fonte di ispirazione per la creazione di opere d’arte, cercando di rappresentare visivamente concetti matematici complessi attraverso forme e colori astratti ed Enzo Bersezio è certamente uno tra questi.

Bersezio, nelle sue opere presenti in mostra, trascrive in lingue diverse una moltitudine di “numeri primi”. E’ una pratica, la sua, consolidata negli anni: fin dai ’70 le sue “stratificazioni di carta” contemplavano duplicazioni numeriche e testuali relative al trascorrere del tempo, alla sua pratica manuale, al suo fare “arte”.  

Enzo Bersezio realizza così l’espressione di un legame intimo tra la meditazione delle pratiche tantriche e la solitudine di un pensiero matematico e schematico intimo, necessario per la costruzione e la crescita di una coscienza spirituale meditativa.

Ideazione progetto e cura di: Marcello Corazzini.

CSA FARM Gallery (by Mauricrenaissanceart) – Via Vanchiglia 36 – int. cortile  – 10124 Torino (IT)Info: info@csafarmgallery.it   Web:  https://csafarmgallery.wordpress.com/mostra-in-corso/

Lascia un commento